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Algeciras e Tarifa: lo stretto necessario
Dopo aver visitato lo stretto indispensabile di ogni viaggio in Andalusia che si rispetti, di fronte a me si aprivano le inevitabili prospettive della provincia di Cadice. Scegliere la meta precisa, in ogni caso, non è stato difficile: è bastato cercare sul meteo la località con la temperatura più bassa di tutta la provincia.
Eccomi dunque, dopo un tragitto tra gli ulivi ora sparpagliati e i bianchissimi villaggi, presso un basico hostel di Algeciras, dove l'esuberante Miguel mi sta illustrando con dovizia di particolari le offerte turistiche di Tarifa e di Gibilterra, la relativa logistica e i migliori tapas bar della città.
Algeciras si affaccia sullo Stretto di Gibilterra, piazzata sul bordo occidentale della grande baia chiusa ad est dall'omonima penisola. È il più grande porto di Spagna: da qui e da Tarifa i traghetti fanno la spola con il Marocco. Gli arabi la chiamarono "isola verde" e ancora oggi è piena di parchi e giardini. Il mio umore è euforico mentre passeggio tra le vie pulite dal vento e respiro la fresca aria di mare; la spiaggia è molto frequentata, nonostante le grosse imbarcazioni e navi-container che stazionano a poche decine di metri dalla costa.
Ho scelto proprio bene la mia meta, mi compiaccio mentre chiacchiero con una creatrice di bijoux nella sua bottega, prima di acquistare un bellissimo paio di orecchini. Forse era scritto da qualche parte che dovevo arrivare qui, mi sorprendo a ripetere di fronte ad un succulento piatto di trippa e poi mentre bevo una birra insieme a Cibeles, che ho conosciuto al bancone di un bar del centro.
La mattina raggiungo Tarifa, località rinomatissima nel mondo del surf grazie alla sua posizione che la rende praticamente sempre ventilata. Mi ero portata il costume perché avevo una mezza idea di fare un bagno al mare, pur temendo i temibili cavalloni che di certo avrebbero reso arduo il mio proposito. In realtà già dal momento della partenza il cielo si era seriamente annuvolato, congiurando contro l'eventualità di una gita piacevole, ma ciò che non avevo previsto era che, contrariamente ad ogni pronostico, non un filo di vento rallegrava i numerosi surfisti convenuti in città, i quali non potevano far altro che cazzeggiare nei bar o fare shopping nei raffinati negozietti alla moda, in attesa di tempi migliori. La lunghissima spiaggia aveva perso tutti i suoi colori (nonostante i numerosi costumi da bagno fluorescenti cercassero di sopperire) e anche la passeggiata nel grazioso centro storico, tutto pitturato di bianco, mi ha messo molta tristezza addosso.
L'unico brivido geografico l'ho provato quando ho visto il cartello con scritto "Mediterraneo" di fronte a quello con scritto "Atlantico" e ho letto che mi trovavo nel punto più meridionale d'Europa, dove i due mari si incontrano. Con quel clima malinconico, mi è passata la voglia di proseguire verso la Duna de Bolonia e me ne sono tornata alla base, decisa a raggiungere Gibilterra prima di quanto avessi preventivato.
Racconto di viaggio "LO STRETTO NECESSARIO. ANDALUSIA E GIBILTERRA"